Introduzione

La realizzazione di questo manuale per avvicinare i bambini alle tematiche europee nasce da un progetto elaborato all’interno del gruppo di lavoro denominato “L’Europa dell’istruzione: sviluppo e promozione della dimensione europea dell’educazione” (DGR 629 del 9.3.2006), creato in applicazione della direttiva ministeriale del 21 giugno 2004. Tale Direttiva prevedeva la costituzione, in ogni regione d’Italia, di un nucleo promotore della dimensione europea dell’educazione, con il compito di diffondere i progetti europei e di facilitare l’adesione da parte dei docenti dei diversi gradi scolastici.

In Valle d’Aosta, il nucleo regionale, che ha funzionato fino all’anno scolastico 2009-2010, era composto da rappresentanti delle Istituzioni scolastiche e degli Enti che si occupano di educazione e formazione, quali la Sovrintendenza agli Studi (che partecipa al progetto in qualità di coordinatrice), l’I.R.R.E.-VDA (fino alla data della sua chiusura) e l’Antenna Europe Direct Vallée d’Aoste.

L’idea progettuale del manuale Romeo&Juliet Kinderheim è nata da un’esigenza concreta, quella degli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria che trovavano difficile reperire materiale didattico adatto all’età dei loro alunni e che affrontasse le tematiche europee in un’ottica multilingue e multiculturale, rispettosa della realtà locale.

Sulla base di queste premesse, un gruppo di lavoro composto da insegnanti della scuola primaria delle Istituzioni scolastiche Cerlogne di Saint-Pierre, Abbé Trèves di Saint-Vincent, Mont-Rose A e Walser-Mont-Rose B di Pont-Saint-Martin hanno lavorato alla realizzazione di questo manuale, destinato a far conoscere agli alunni l’Unione europea e a sensibilizzarli alla diversità linguistica e culturale di questo continente. La scrittrice Maria Pia Simonetti ha elaborato il racconto che fa da fil rouge alla presentazione delle varie attività. Lo studio associato Metrò ha realizzato la grafica del volume e i disegni che accompagnano la storia e gli esercizi.

La pubblicazione si compone di due parti: un manuale didattico e un quaderno per l’alunno. Il primo, pubblicato on line, si rivolge agli insegnanti e contiene indicazioni e suggerimenti per l’utilizzo dei materiali, approfondimenti e riferimenti bibliografici; il secondo si rivolge agli alunni e si propone, attraverso attività interdisciplinari, di promuovere la cittadinanza europea, di sviluppare il senso di appartenenza all’Europa e di valorizzare il plurilinguismo.

L’opera presta, infatti, particolare attenzione agli aspetti linguistici e culturali e cerca di favorire l’uso di più lingue. L’italiano è la lingua principale di comunicazione: il racconto, le attività e le consegne sono in questa lingua. Molti degli esercizi previsti, in particolare quelli di produzione scritta e orale implicano tuttavia l’uso di altre lingue: il francese e il tedesco, in quanto altre lingue ufficiali della Regione autonoma Valle d'Aosta, l’inglese che è la prima lingua straniera studiata a cominciare dalla scuola primaria, lo spagnolo, lingua di grande comunicazione. Alcune attività permettono infine agli insegnanti di sensibilizzare gli alunni al plurilinguismo e di valorizzare le altre lingue presenti nella classe, quali il francoprovenzale e i dialetti Walser (in accordo con la legge regionale n. 18/2005) e le lingue degli alunni allofoni.

Le diverse attività sono introdotte dalle avventure di sei personaggi, un giovane orso di madre italiana e di padre austriaco, Bruno Arctos, e suoi amici: Otti Miste, una cicogna di madre tedesca migrante e padre francese stanziale, Paco de Bragança, un lupo di madre portoghese e di padre spagnolo, Felicia Linx, una lince di madre francese e di padre spagnolo, Alain Bouquetin, uno stambecco di madre svizzera e di padre valdostano, Rose Mac Squirrel, una scoiattolina di padre scozzese e di madre irlandese. I personaggi sono stati scelti tra gli animali protetti o a rischio di estinzione. Figli di genitori originari di paesi europei diversi, sono nati prima di Schengen e hanno vissuto la loro infanzia in un collegio dell’Europa centrale per sfuggire alla persecuzione che colpiva gli apolidi plurilingui. Questa esperienza li ha resi particolarmente solidali e rispettosi della diversità, individuale, ambientale, linguistica e culturale.

Le attività proposte alla fine di ogni capitolo seguono una progressione per quanto riguarda:

  • i contenuti: dalla sensibilizzazione alla ricchezza della diversità culturale del continente europeo, fino alle conoscenze sull’origine e la storia dell’Unione europea, passando attraverso tematiche quali la protezione dell’ambiente e i prodotti tipici;
  • le tipologie di esercizi che vanno da attività che sollecitano la capacità di discriminare visivamente e di mettere in relazione, a livelli di complessità diversi, ad altre che consentono di “vivere” in modo simulato le situazioni di apprendimento, come il caso della drammatizzazione che permette più facilmente agli alunni in difficoltà di raggiungere gli obiettivi didattici e ad attività di gioco di squadra o da tavolo che, focalizzandosi sull’aspetto ludico, ricollocano la dimensione competitiva su un piano infantile, consentendo al soggetto di invertire il proprio ruolo e di attivare capacità diverse che vanno dalla decodificazione alla produzione.
  • le tipologie dei testi da produrre: dal testo descrittivo (descrizione di un monumento, di un essere fatato), al testo narrativo (inventare una storia integrando personaggi dati), informativo (scheda sul parco)  fino al testo argomentativo (lettera al Parlamento europeo).  
  • i linguaggi: oltre alle attività che richiedono l’utilizzo di linguaggi verbali, sono previste anche produzioni grafiche, teatrali, musicali.

Gli esercizi proposti variano per formato e tipologie testuali proposte, per consentire agli insegnanti di integrare l’uso del manuale, all’interno del loro progetto didattico e agli alunni di mobilitare conoscenze e competenze acquisite per trasferirle ad altre aree o situazioni favorendo così il consolidamento delle abilità acquisite e una riflessione sugli apprendimenti pregressi.